
Qualifiche: pole e strategia, Bezzecchi perfetto nel giro secco
La cornice è quella del Misano World Circuit Marco Simoncelli, asfalto caldo, tribune piene, tanti cappellini gialli e bandiere italiane ovunque. Il weekend della MotoGP San Marino 2025 si è acceso già sabato, quando Marco Bezzecchi ha compiuto il pezzo forte: terza pole stagionale, in 1:30.134, il giro più veloce del fine settimana. Un colpo di reni negli ultimi secondi della Q2, strappando il riferimento ad Alex Marquez per appena 0.088. È il tipo di giro che sposta l’inerzia di un weekend.
Il segnale era arrivato in mattinata: dopo il venerdì chiuso da secondo, Bezzecchi ha messo in fila una serie di passaggi costanti nei bassi 1:31 in FP2. In qualifica ha unito il tutto con una scelta tattica chiara: si è agganciato alla scia del compagno di squadra Aprilia Jorge Martin nel suo ultimo tentativo. Un’ombra perfetta fino alla staccata finale, quanto basta per guadagnare quei metri decisivi sul giro secco. A Misano la scia conta, e Bezzecchi l’ha sfruttata senza sbavature.
Alex Marquez, dal box Gresini, ci ha messo del suo. Si è preso la provvisoria con 1:30.222 al primo run, ha tenuto fino al rush finale, poi è stato bruciato proprio quando contava. Rimane, comunque, un secondo posto pesante per la domenica. Sulla terza casella è risalito Fabio Quartararo, che ha dovuto fare gli straordinari: passaggio dal Q1 e poi un giro pulito in Q2. La Yamaha M1 continua a farlo arrabbiare in accelerazione e velocità massima, ma tra i cordoli il francese ha spremuto tutto.
La seconda fila ha sorpreso per motivi diversi. Marc Marquez, leader del Mondiale, ha firmato la sua qualifica più complicata dell’anno con il quarto tempo. Accanto a lui Franco Morbidelli, solido nella gestione del traffico, e Luca Marini, che ha centrato il suo miglior sabato con la Honda in sesta posizione. Un segnale per HRC, attesa a un autunno di risalita.
Il contorno tecnico? Misano è un circuito da equilibrio: 4,2 km scarsi, tante curve a destra, frenate corte e ripartenze in cui servono trazione e stabilità. Le Aprilia hanno brillato nel veloce, le Ducati hanno fatto valere la fase di uscita dalle curve lente. Qui spesso il giro secco e il passo gara raccontano storie diverse, e la domenica lo ha confermato.
- Pole: Marco Bezzecchi (1:30.134)
- Prima fila: Bezzecchi, Alex Marquez, Fabio Quartararo
- Seconda fila: Marc Marquez, Franco Morbidelli, Luca Marini
Sprint e gara: due facce della domenica, Bezzecchi fa festa al pomeriggio, Marc chiude i conti nella lunga
La Sprint ha rimesso le cose al loro posto per chi ama gli strappi: 13 giri tirati, Bezzecchi scappa pulito dalla pole e picchia subito un ritmo alto. Dalla seconda fila Marc Marquez parte come sa e si infila nel traffico alla prima curva, si libera del fratello Alex e si piazza alle spalle dell’italiano. Da lì è duello vero: staccate corte, linee strette, pochi margini per inventare. Bezzecchi non sbaglia un punto di corda, difende il centro pista nei cambi di direzione e tiene Marc fuori portata nei tratti ad alta velocità. Bandiera a scacchi e applausi: vittoria di peso, perché dà fiducia e conferma che l’Aprilia nel formato corto può reggere qualsiasi tempesta. Dietro, Alex Marquez completa il podio Sprint, capitalizzando la buona qualifica.
Tra Sprint e gara lunga, il paddock ha fiutato un tema: sulla distanza l’ago della bilancia è stato il degrado gomma sul posteriore. Nella Sprint il calo non si è visto, o quasi. Sui 26 giri della gara principale sì, e parecchio. È qui che la Ducati di Marc Marquez ha fatto differenza: più trazione in uscita dalle curve lente e un’accelerazione pulita quando il grip cala. L’Aprilia di Bezzecchi è rimasta rapidissima in inserimento e nelle curve veloci, ma ha perso un filo di spunto dopo metà gara.
La gara lunga lo racconta bene. Bezzecchi parte in controllo, salvo un primo giro con i due Marquez incollati agli scarichi. Marc studia, resta a mezzo secondo, non forza. Quando le gomme scendono dal picco, arriva il cambio di ritmo: sorpasso al giro 12 su una staccata preparata nei due passaggi precedenti, senza esitazioni. Da lì il leader del Mondiale mette il suo passo, preciso al millimetro, e disinnesca il tentativo di risposta di Bezzecchi. Il distacco resta corto, 0.6 secondi sotto la bandiera, ma abbastanza per la sua undicesima vittoria dell’anno.
Alex Marquez fa corsa intelligente: niente strappi con i primi due, gestione pulita e terzo posto meritato. È una domenica da casella piena anche per Gresini, che porta a casa un pacchetto solido tra qualifica, Sprint e gara. Più indietro, Quartararo incassa l’onda lunga della frustrazione: la M1 lo segue in percorrenza, ma paga in rettilineo e uscita di curva. L’aver centrato la prima fila resta il suo highlight del weekend, utile per la fiducia e per il box Yamaha che lavora sul 2026.
Il quadro Honda è in chiaro-scuro. Marini continua a macinare piccoli step e mette in vetrina un sesto posto in qualifica che alza l’asticella. Sulla distanza, però, resta il tema della trazione e della stabilità in frenata a serbatoio pieno. Morbidelli disputa un weekend pulito, senza errori, e colleziona minuti importanti con la sua nuova base di setup. Non sono fuochi d’artificio, ma è la strada giusta
Perché Bezzecchi ha brillato così tanto? Misano è casa sua, conosce ogni cambio d’asfalto e ogni gobba. Qui il pubblico ti spinge, ma devi restare freddo nelle scelte. La pole nasce da una gestione perfetta delle gomme nuove e dal tempismo sul traffico. La Sprint premia la velocità di inserimento e il controllo in allungo. Nella gara lunga, invece, la matematica del passo ha favorito Marc, che ha cucito il sorpasso sul giro 12 dopo due passaggi di preparazione. Due mondi diversi nello stesso giorno.
Il Mondiale adesso parla chiaro. Con questa vittoria, Marc Marquez allunga abbastanza da presentarsi in Giappone con un match point credibile tra il 26 e il 28 settembre. Non servono numeri precisi per capire la sostanza: se a Motegi chiude davanti ai rivali diretti, la settima corona della classe regina è più che possibile. Il rendimento di quest’anno è stato chirurgico: quando non aveva la pole, ha trovato il modo di vincere la gara lunga. Un tratto che fa la differenza su un campionato di nove mesi.
Per Aprilia, il weekend di Misano lascia due messaggi forti. Il primo: il giro secco c’è, e con Bezzecchi c’è anche la possibilità concreta di comandare lo schieramento su piste tecniche. Il secondo: sul passo di gara servono ultimi due decimi nella seconda metà, quando le gomme mollano. È un gap colmabile con lavoro su elettronica e distribuzione dei carichi in frenata. Il fatto che Bezzecchi abbia tenuto Marc a tiro fino alla fine dice che la base tecnica è competitiva.
Due note finali utili per leggere il quadro: il Misano World Circuit mette alla prova le moto su due fronti, stabilità nelle pieghe lunghe e trazione in uscita dalle curve strette. Chi vince qui non lo fa solo di motore, ma di equilibrio complessivo. E la domenica lo ha raccontato alla perfezione: Sprint ad alto ritmo per Bezzecchi, gara lunga di gestione per Marc. La classifica sorride al leader del Mondiale, ma il boato del pubblico all’arrivo dice un’altra verità: questo campionato ha ancora voglia di storie da raccontare, e Misano ne ha regalata un’altra di grande intensità.
- Sprint Race: Bezzecchi vince davanti a Marc Marquez; Alex Marquez completa il podio
- Gara lunga: Marc Marquez primo, Bezzecchi secondo a 0.6s, Alex Marquez terzo
- Prossimo round: GP del Giappone a Motegi (26-28 settembre), titolo nel mirino per Marc Marquez
Edoardo Sartorini
Sono Edoardo Sartorini, esperto nel campo delle notizie e appassionato di scrittura riguardante la vita sociale e la tecnologia. Da anni mi dedico a seguire le ultime tendenze e ad analizzare l'impatto della tecnologia sulla nostra società. Ho scritto numerosi articoli e pubblicazioni su questi argomenti, cercando di fornire un punto di vista originale e stimolante. Collaboro con diverse testate giornalistiche e siti web specializzati, offrendo contenuti di qualità e approfondimenti unici. Il mio obiettivo è informare e intrattenere il pubblico, condividendo la mia passione per l'innovazione e la vita sociale.
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